FORTE FOCARDO

 

 

Fin dai tempi della riconquista, da parte degli Spagnoli, della Piazza di Longone (1650), si era pensato di dover rendere più sicuro non solamente il versante di terra della fortezza, ma anche l’accesso del golfo, creando una seconda fortificazione sul lato opposto del golfo, in modo che potesse essere sbarrato l’accesso alle navi mediante un fuoco incrociato.

Il progetto venne messo in opera solo trentenni dopo, sotto il regno di Carlo II, quando era Viceré di Napoli Don Fernando Gioacchino Foscardo.

La costruzione ebbe termine intorno al 1678-80 ed al suo interno fu apposta una lapide marmorea con la seguente iscrizione:

“Anno 1678:

Regnando la magnificenza dell’invitto Carlo II Re degli Spagnoli, Fernando Gioacchino Foscardo da Roquenes e Zuniga, Marchese e Viceré e Capitano Generale del Regno di Napoli, ordinò di incominciare e di portare a termine questo forte, essendo Governatore della Piazza di Longone, per Sua Maestà, il Maestro di Campo Don Ivan Manuel de Campo de Bajo e lo disegnò il Maggiore Alejandro Piston, ingegnere dei Presidi di Toscana per Sua Magnificenza”.

Dal nome del Viceré fu chiamato Foscardo, poi corrotto in Focardo.

La fortificazione presentava una pianta a matrice quadrangolare bastionata. Mentre in corrispondenza delle angolate Nord, Ovest e Sud aveva altrettanti bastioni, l’angolata Est era risolta mediante un sistema di tre baluardi a stella che sostituiva le cortine rettilinee di raccordo con i baluardi Nord e Sud. In tale modo i fronti verso il golfo di Longone, più esposti al fuoco, erano protetti senza ricorrere a mezze lune esterne.

Il forte è di modeste dimensioni, la lunghezza interna massima e di circa quaranta metri, mentre da Nord a Ovest siamo a circa cinquanta metri.

Il forte poteva alloggiare una cinquantina di soldati e fu messo alla prova del fuoco nel 1708, quando gli Imperiali tentarono di occuparlo, ma vennero sopraffatti dai Franco-Spagnoli usciti da Longone e dovettero ripiegare su Capoliveri.

Il forte è rimasto sempre di pertinenza militare, anche dopo l’annessione della Toscana al Regno d’Italia.

La Marina Militare ha fatto installare, entro il recinto della costruzione, da tempo disarmata, un faro, in corrispondenza del bastione Est, e ristrutturare l’edificio interno ad uso abitazione del farista.

Attualmente la cortina muraria della fortificazione si presenta in cattive condizioni. Il bastione Sud, andato parzialmente distrutto durante l’ultima Guerra, è stato ricostruito grossolanamente.

Il bastione Ovest presente varie deformazioni e fessurazioni  per il cedimento strutturale dell’intera angolata.

 

tratto da:

"Architettura Spagnola all'Elba,Forte Focardo e il suo recupero ambientale" di
Giampaolo Trotta, editrice Alinea, in collaborazione con il Comune di
Capoliveri, edito nel 1987.
 

urante la seconda guerra mondiale presso Forte Focardo la Regia Marina aveva istituito una Stazione di Vedetta, che però al 1942 risulta non più attiva

Autore:Ruggero Elia Felli  Foto: Alberto Campedelli

 

© copyright  elbafortificata.it foto:Alberto Campedelli

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